L’accorgimento più importante è quello di non esporli alle intemperie e, naturalmente, di non bagnarli: l’acqua è infatti l’unico vero nemico di questi giardini verticali, in quanto è in grado di contrastare il procedimento di stabilizzazione e dunque di far riprendere il decadimento degli elementi vegetali.
Naturalmente altri fattori che possono influenzare la durata e la bellezza di queste pareti verdi sono l’esposizione diretta ai raggi del sole e l’eccessiva manipolazione da parte delle persone che vi vengono a contatto (le piante eventualmente rovinate dalla mano umana non avranno infatti la possibilità di ricrescere e rinnovarsi), oltre a tassi di umidità troppo elevati. Quindi le uniche accortezze da prendere verso un giardino verticale stabilizzato sono quelle di… dimenticarselo! O meglio, di ricordarselo solo per ammirare la sua bellezza, in quanto non ha bisogno di alcuna manutenzione e anzi meno viene toccato, più tempo dura.
Anche le operazioni di pulizia sono semplici e veloci: questa tipologia di giardini verticali non ha carica elettrostatica e dunque non attira la polvere (così come non attira gli insetti). Per ripulirlo dal pulviscolo naturalmente presente nell’ambiente, è sufficiente di tanto in tanto passare un leggero getto d’aria.